Toscana classica, ma non troppo: Monticchiello

Nella Val d’Orcia, in provincia di Pienza, a 500 metri di l'altitudine f.Meereshöhealtitudine, si trova un borgo dove la storia prende letteralmente vita. Siamo su una classica strada toscana fiancheggiata da cipressi e in mezzo al verde: la strada del Brunello (vedi copertina). Monticchiello è nascosta dietro possenti mura, che la svelaresich offenbarensvelano ai visitatori soltanto una volta arrivati in cimaobenin cima. La sua è una storia davvero particolare. Sorto intorno al 750 come il feudoLehenfeudo della famiglia Lambardi, il castello, o meglio il borgo murato, viene conquistareerobernconquistato da Siena e massicciamente fortificarebefestigenfortificato intorno al XIII secolo. La sua posizione elevatoerhöhtelevata, che permette di controllare l’intera valle, l’ha reso teatro di numerose la battagliaSchlachtbattaglie, per fortuna senza intaccarebeeinträchtigenintaccarne troppo la bellezza. Monticchiello conserva ancora oggi le sue mura e i il camminamentoWehrgangcamminamenti che permettono di guardare tutto intorno dall’alto, le strette stradine in salita e in discesa, i bei palazzi storici e le torri. Porta Sant’Agata dà accesso diretto a piazza della Commenda, dove svolgersisich abspielensi svolge tutta la vita del borgo e su cui si affacciano gli edifici storici più interessanti e la chiesa principale, dedicata ai Santi Leonardo e Cristoforo. Alcuni di questi edifici ospitarebeherbergenospitano un progetto sociale nato intorno agli anni Sessanta: il il teatro poveroLaientheaterTeatro povero. Fino ad allora Monticchiello sembrava condannareverurteilencondannata allo lo spopolamentoAbwanderung, Entvölkerungspopolamento. Per non perdere identità, cultura e tradizioni, gli abitanti rimasti hanno fondato questo teatro molto particolare, che coinvolgereeinbeziehencoinvolge tutti e mettere in scenainszenierenmette in scena le battaglie del passato, le invasioni, la resistenza, i il mestiereBerufmestieri di un tempo. Non aspettatevi di sedervi sulle la gradinataStufe, Ranggradinate o sulle poltrone di un teatro vero, perché l’intero borgo fa da il palcoscenicoBühnepalcoscenico e gli spettacoli si recitano direttamente nelle strade, fuori dalle case e nelle piazze.