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    Firenze dall'alto

    MEDIO
    Adesso 4/2020
    Florenz von oben
    © Triff/Shutterstock.com
    Von Rossella Dimola

    essere fissatoeine fixe Idee habenSono un po’ essere fissatoeine fixe Idee habenfissata, lo ammetto, ma quando mi trovo in una città che non conosco, cerco sempre un punto panoramico per guardarla dall’alto. Solo così ho la sensazione di scoprire tutti i suoi segreti, coglierewahrnehmencogliendo dettagli che dalla classica prospettiva ad altezza d'uomohier: auf Augenhöhead altezza d’uomo probabilmente non noterei. Per Firenze, che è anche la città nella quale sono nata e cresciuta, vale più che altroveanderswoaltrove. Guardarla dall’alto è come riscoprire ogni volta un panorama rinascimentaleRenaissance-rinascimentale in cui tutto – il paesaggio, la posizione degli edifici, i colori – è studiato minuziosamente per ottenere un effetto di impeccabileperfekt, tadellosimpeccabile armonia.

    Cosa posso fare a Firenze in un giorno solo? Dove posso andare per evitarevermeidenevitare i luoghi più affollatoüberfülltaffollati? Quando qualcuno me lo chiede – e mi accade spesso! – rispondo sempre di “salirehinaufgehensalire” a godersi semplicemente il panorama dall’alto: non c’è modo migliore per entrare in contatto con l’anima della città. Si intuireerahnenintuisce immediatamente la storia dell’abitato, sortoentstandensorto in una la concaTalkessel, Beckenconca circondata da dolci la collinaHügelcolline. Fin dal primo sguardo si coglie la la distesaWeitedistesa di tetti rossi intervallatounterbrochenintervallati da terrazze, alcune enormi e sontuosoprächtigsontuose, altre minuscole e quasi in bilicoschwebendin bilico fra le case. Non si scoprono, invece, i giardini, che a Firenze sono “rinchiudereeinschließenrinchiusi” nei cortili privati dei palazzi e, se accessibilezugänglichaccessibili al pubblico, capita raramente di trovare aperti. Quasi mai, in ogni caso, quando si vorrebbero visitare! Dall’alto si fa chiarissima la la distribuzioneVerteilungdistribuzione dei borghi, centri abitati nati intorno alle case-torri di epoca medievalemittelalterlichmedievale, costruite a scopo difensivozu Verteidigungszweckena scopo difensivo e poi divenute abitazioni di famiglie influenti. Il più importante, quello degli Albizi, ha dato il nome alla bella strada che i turisti essere solitofür gewöhnlich etw. tun, pflegensono soliti percorrere partendo dalla casa di Dante per raggiungere la basilica di Santa Croce. Peccato che spesso si facciano intimidireeinschüchternintimidire dal brutto Palazzo delle Poste, perché se proseguissero su Via Pietrapiana scoprirebbero uno degli angoli ancora autentici della città, il quartiere di Sant’Ambrogio, con il mercato omonimogleichnamigomonimo.

    Dall’alto si vedono bene gli edifici nobili e orgogliosamente maestosoimposantmaestosi, che nascondono le la casa popolarehier: Bürgerhauscase popolari, più basse e stretti l'uno all'altrodicht aneinandergedrängtstrette l’una all’altra, con i portoncini che paiono ritagliatoentnehmenritagliati fra le vetrine dei negozi. E poi più in là, sembrano puntini, ma sono le canoe che scivolaregleiten, rutschenscivolano controcorrentegegen den Stromcontrocorrente sul fiume, quasi a sfidareherausfordernsfidarlo. L’Arno, che non è più “d’argento” come in una vecchia canzone fiorentina, ma di un colore limacciososchlammiglimaccioso assai poco invitante – divide la città in due parti, che noi fiorentini chiamiamo “il Diladdarno” e “il Diquaddarno”: “di là” i quartieri più popolari e veraceauthentischveraci, “di qua” il centro storico con il il patrimonioSchätze, Erbepatrimonio artistico e architettonico che tutto il mondo ammira, amato al punto che il il Consiglio comunaleGemeinderatConsiglio comunale ha deciso di proteggerne lo skyline. Una recente variante al il piano regolatore cittadinoStadtentwicklungsplanpiano regolatore cittadino impedireverhindernimpedisce infatti gli l'intervento edilizioBaumaßnahmeinterventi edilizi che modifichino la vista panoramica da 18 punti, fra cui il celebre Piazzale Michelangelo, ma non solo. È tutelareschützentutelato anche il panorama che si gode da luoghi meno conosciuti e periferici, come la suggestiva Via San Carlo, che inerpicarsihinaufführen aufsi inerpica su per la collina di Bellosguardo, a sud-ovest di Firenze. Un modo per preservare la bellezza di questa città, che ho il piacere di presentarvi… dai miei punti panoramici preferiti!


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