Buonasera, Babbo Natale! Grazie per l’l’accoglienzaEmpfangaccoglienza, so che non ama ricevere ospiti.
Buonasera a Lei e ai lettori di ADESSO. Mah, come vede, la casa è piccola, non saprei nemmeno dove farli sedere. Poi, immaginarsi qc.sich etw. vorstellense lo immagina: io invito qualcuno e quello, per cortesiaaus Höflichkeitper cortesia, mi porta un regalo. A me! Ah ah ah.
Posso farle una domanda indiscreta?
Non amo le domande indiscrete, ma visto che è venuta fin qui... faccia pure.
Di che cosa ha più paura?
Della guerra. La guerra, quando non li uccideretötenuccide, toglie il sorriso ai bambini. Ha mai portato un regalo a un bambino tristetraurigtriste e spaventatoerschrecktspaventato? È terribile. Non riesco a farci nulla nemmeno io, con il mio faccione sorridente e i miei il donoGabe, Geschenkdoni.
Capisco. Le dispiace se parliamo di qualcosa di più leggero?
niente affattoüberhaupt nichtNiente affatto, anziim Gegenteilanzi.
Che cosa pensa dell’Italia?
Ah, l’Italia! Un grande paese, pieno di bellezza e cultura... e come si mangia, poi!
Eh, ma ha anche un sacco di problemi...
I problemi sono dappertutto. Lei pensa che in Olanda, in Germania, in Austria, in Francia o altrove essere tutto rose e fiorialles rosig seinsia tutto rose e fiori?
Se l’Italia fosse, diciamo, una bambina, che cosa le farebbe trovare sotto l’albero?
La stessa cosa che regalo a tutti da quando ho cominciato questo mestiere: la la speranzaHoffnungsperanza. I miei regali non sono altro che i milioni di forme che la speranza può assumereannehmenassumere.
Lei conosce la la Befanagroßmütterliche Fee, die Kindern in der Nacht zum Dreikönigstag Geschenke bringtBefana?
Mi scadereabrutschenscade nel il gossipTratschgossip? Io le parlo di Speranza, con la esse maiuscola, e lei tira fuori questa vecchia storia da il rotocalcoKlatschpresserotocalco.
Non glielo chiedo io, è il mondo che vuole finalmente sapere: c’è stato qualcosa tra voi?
Ma cosa vuole che ci sia stato? Niente di niente! È una storia inventareerfindeninventata da voi giornalisti miscredenteungläubigmiscredenti. Io la Befana l’ho vista giusto un paio di volte e abbiamo parlato di l’affare m.Geschäftaffari.
Torniamo alle cose serie. Italiani buoni e italiani cattivi nel 2022.
Be’, li legge i giornali, no? Cattivi sono stati quegli italiani che avevano la la responsabilitàVerantwortung, hier: Aufgaberesponsabilità di curarekümmerncurare il territorio e non l’hanno fatto, con il risultato che, in alcune la localitàOrtlocalità, basta una pioggia un po’ più forte delle altre per provocare morte e la distruzioneZerstörungdistruzione. Cattivi sono i corrotti e quelli che non pagano le le tasse pl.Steuerntasse, ma poi lamentarsisich beschwerensi lamentano che l’Italia non funzioni. Poi, imperdonabilmenteunverzeihlichimperdonabilmente cattivi, sono i il violentoGewalttäterviolenti contro le donne, quelli che pensano che la fidanzata, la moglie, l’amica siano una la proprietàEigentumproprietà di cui disporreverfügendisporre a piacimento per poi disfarsi di qc./qcn.etw./jdn. loswerdendisfarsene in modo brutale al primo segno di ribellione.
E chi mette tra i buoni?
Mi verrebbe da dire: tutti gli altri. Ma alcuni sono più buoni e sono quelli che avere cura disich kümmern umhanno cura del prossimo non limitandosi a donare in beneficenzaspendendonare qualche euro donare in beneficenzaspendenin beneficenza, ma che hanno il coraggio di confrontarsiauseinandersetzenconfrontarsi con la la sofferenzaLeidensofferenza altruiandereraltrui.
Come sarà il prossimo Natale?
Come sarà non lo so, sono Babbo Natale, non un il veggenteWahrsagerveggente. So come vorrei che fosse. Vorrei che fosse un Natale in cui nessuno soffrisse per nessuna la ragioneGrundragione al mondo.
Das vollständige Interview finden Sie in Adesso 14/22.
Neugierig auf mehr?
Dann nutzen Sie die Möglichkeit und stellen Sie sich Ihr optimales Abo ganz nach Ihren Wünschen zusammen.