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    Oro blu

    DIFFICILE
    Adesso Audio 2/2025
    Wasser
    © Marykor/Shutterstock.com
    Von Salvatore Viola

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    In Italia esistono moltissimi marchi di acque minerali: naturali, gasate, effervescenti naturali... Quanta acqua bevono gli italiani e quale preferiscono? Nel prossimo brano scopriremo il rapporto degli italiani con l'acqua.

    Acqua azzurra, acqua chiara, con le mani posso finalmente bere…” Così cantava Lucio Battisti nel 1970. Quella di chinarsisich beugenchinarsi su una fonte per raccogliere l’acqua con le mani e berla è un’immagine di straordinaria potenza. richiamare alla mentein Erinnerung rufenRichiama alla mente la libertà, la natura, la pulizia, la purezza e, dunque, la salute. Tutte parole chiave che si ritrovano nelle la pubblicitàWerbungpubblicità di acque minerali, almeno in Italia. “Altissima, purissima, Levissima” recitarelautenrecitava un fortunatoerfolgreichfortunato slogan. “L’l'effervescenzaSpritzigkeiteffervescenza è un il donoGeschenkdono di natura”, ribadirebetonenribadiva quello dell’acqua Lete. “Effervescente naturale” è il il cavallo di battagliaZugpferd, Stärkecavallo di battaglia di Ferrarelle. “Pura e sicura” si definisce l’acqua San Benedetto, mentre l’acqua Panna è “fonte di gusto per il il benessereWohlbefindenbenessere quotidiano”. Anche Uliveto ci dà il benvenuto “nel mondo della salute” e così via. C’è poi chi, come San Pellegrino, approfittando della la reputazioneRuf, Ansehenreputazione del made in Italy nel settore alimentareLebensmittel-alimentare, con la sua campagna Live in Italian puntare su qc.auf etw. setzenpunta tutto puntare su qc.auf etw. setzensul lifestyle. Del resto si sa, mangiare e bere italiano non è solo una la questioneFragequestione di gusto, ma anche di stile. Non a casozufälliga caso San Pellegrino è il marchio di acqua italiana più conosciuto all’estero, con oltre un miliardo di bottiglie vendute ogni anno in tutto il mondo.

    Ma restiamo in Italia, dove, dicevamo, l’acqua è associarein Verbindung bringenassociata soprattutto a uno stile di vita sano e alla forma fisica. Sono molti i campioni dello sport divenuti testimonial dei marchi più noti, dal il calciatoreFußballercalciatore Alessandro Del Piero alla il/la pallavolistaVolleyballer, -inpallavolista Paola Egonu. D’altra parte in ognuno di noi è radicatohier: verankertradicata la la convinzioneÜberzeugungconvinzione che tutto ciò che è naturale è sano, tutto ciò che è sano è buono e tutto ciò che è buono fa bene a noi e al pianeta.

    Un doppio paradosso

    E qui si arriva a un doppio paradosso tutto italiano. Entrambi danno la la misuraMaß, Maßstabmisura dello strano rapporto degli italiani con l’acqua in generale e con l’acqua da bere in particolare. Il primo è di tipo, diciamo così, economico. Nel Belpaese, il 60 per cento dei cittadini ritiene di pagare troppo l’acqua per l'uso domesticoHausgebrauchuso domestico. La realtà è però che in Italia il prezzo medio per metro cubo, di poco superiore ai 2 euro, è uno dei più bassi d’Europa. Gli stessi italiani che lamentarsisich beklagensi lamentano del prezzo dell’l'acqua del rubinettoLeitungswasseracqua del rubinetto sono però dispostobereitdisposti a spendere cifre esorbitanti per l’acqua minerale. L’Italia è infatti il primo paese in Europa (e il secondo al mondo, dopo il Messico) per consumo di acqua minerale in bottiglia. Ogni abitante ne beve, in la mediaDurchschnittmedia, oltre 250 litri all’anno, contro una media europea che aggirarsiungefähr liegensi aggira intorno ai 120 litri. Un il comportamentoVerhaltencomportamento quasi incomprensibile, considerato che l’acqua del rubinetto italiana è tra le cinque migliori d’Europa, una qualità dovuta all’l'abbondanzaReichtumabbondanza di la fonteQuellefonti sotterraneounterirdischsotterranee sul territorio e ai severostrengseveri controlli sulla la potabilitàhier: Trinkwasserqualitätpotabilità. Come se non bastasse, il prezzo dell’acqua in bottiglia è molto più elevato. Il conto è presto fatto. Un litro di acqua minerale costa in media intorno ai 15 centesimi, dunque al supermercato una confezione da sei bottiglie, da 1,5 litri ciascuna, costa circa 1,35 euro. 1.000 litri, e sottolinearebetonensottolineo 1.000, di ottima acqua del rubinetto costano soltanto 2 euro.

    L’altro paradosso riguardarebetreffenriguarda l’l'impatto ambientaleUmweltauswirkungenimpatto ambientale di un consumo così elevato di acqua minerale in bottiglia, un impatto del quale gli italiani sono per la maggior parte inconsapevolenicht bewusstinconsapevoli. Uno studio di settore dedicato al consumo di acqua nel nostro paese, realizzato nel 2023 dall’Osservatorio istituireeinrichtenistituito dalla “Community Valore Acqua per l’Italia”,  ha rivelarefeststellenrivelato che circa il 96% degli italiani interpellarebefrageninterpellati dichiara di adottareanwendenadottare sempre, o quasi sempre, comportamenti ecosostenibileökologisch, nachhaltigecosostenibili, dalle pratiche l'antisprecoAbfallvermeidungantispreco alla la raccolta differenziataMülltrennungraccolta differenziata. Eppure meno del 30% beve l’acqua del rubinetto. A parte le associazioni ambientaliste e gli istituti scientifici che studiano il fenomeno, sono pochi a sapere, o meglio, ad avere consapevolezza che produrre acqua minerale in bottiglia ha un impatto ambientale 3.500 volte più elevato rispetto aim Vergleich zurispetto a quello dell’acqua del rubinetto. Per imbottigliare(in Flaschen) abfüllenimbottigliare l’acqua si producono ogni anno oltre 300.000 tonnellate di plastica. La buona notizia è che gli italiani, nonostante i il pregiudizioVorurteilpregiudizi nei confronti digegenübernei loro confronti, sono campioni di riciclo e solo una minima parte di questa plastica disperdersihier: gelangensi disperde nell’ambiente. Ma il problema della sostenibilità resta.

     

    Den vollständigen Artikel lesen Sie in der ADESSO-Ausgabe 2/25!

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