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    Italiani al volante

    MEDIO
    Adesso 12/2022
    Fiat
    © Raffaele Celentano
    Von Salvatore Viola

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    Suonare il clacson appena scatta il verde e la macchina davanti non è partita? Le le strisce (pl.) pedonaliFußgängerstreifenstrisce pedonali? Come se non esistessero! Non rispettare sempre le la precedenzaVorfahrtprecedenze? Diciamolo, gli italiani al volante hanno cattive abitudini, e un modo di guidarefahrenguidare che cambia a seconda della città in cui ci si trova. Ma è davvero tutto vero?

    Guidando per le strade di Monaco, mi sono domandato spesso se i tedeschi guidano meglio degli italiani. Per risolvere(auf)lösenrisolvere il dilemma, bisogna rispondere alla domanda: come sono gli italiani al volante? Guidano male o guidano bene?

    È una la questioneFragequestione che non si risolve con una risposta seccotrocken, hier: pauschal, knappsecca: “male” o “bene”, a meno di nonaußer, wenna meno di non generalizzareverallgemeinerngeneralizzare, di non cadere nella la trappolaFalletrappola del il luogo comuneGemeinplatz, Klischeeluogo comune.

    Dunque, come per quasi tutte le grandi domande della vita (chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?), anche in questo caso la risposta è: dipende.

    dipendereankommen auf, abhängenDipende da chi guida e da dove si guida. Dipende da cosa si intendere perverstehen unterintende per bene e male. porre chevon etw. ausgehenPoniamo che per “bene” si intenda il il rispettoEinhaltungrispetto delle regole. Si sa, ci sono città dove, mediamenteim Schnittmediamente, le regole si rispettareeinhaltenrispettano e città dove, del il codice della stradaStraßenverkehrsordnungcodice della strada, non si rispetta niente. Il luogo comune vuole che, per esempio, i milanesi guidino meglio dei napoletani o che i palermitani guidino peggio dei torinesi.

    A Napoli non ci sono regole. Ma proprio questa è la regola! A Palermo si guida secondo il il principioGrundsatzprincipio del “Chi si ferma è perdutoWer anhält, ist verloren.chi si ferma è perduto”, per cui agli l'incrocioKreuzungincroci non ci si ferma e ha la precedenza chi arriva prima. Anche questa è una regola, che tutti rispettano. Dunque, napoletani e palermitani guidano bene quanto i torinesi e i milanesi. Una… anzi, tre cose avere in comunegemeinsam habenhanno però avere in comunegemeinsam habenin comune gli automobilisti di tutta Italia, da Bolzano a Lampedusa. La prima è la la difficoltàSchwierigkeitdifficoltà a rispettare la la distanza di sicurezzaSicherheitsabstanddistanza di sicurezza; la seconda è che, nonostante i il limite di velocitàGeschwindigkeitsbeschränkunglimiti di velocità, alla velocità non c’è limite; la terza è che non si fermano davanti alle strisce pedonali, a prescindere dallaunabhängig vona prescindere dalla presenza o meno di pedoni.

    Ecco, cascarcidarauf hereinfallenci sono cascarcidarauf hereinfallencascato. Ho generalizzato. Naturalmente non tutti gli italiani hanno i tre “il vizioLastervizi” che ho appena elencareaufzählenelencato. Io, per esempio, ho una guida piuttosto prudentevorsichtigprudente e attenersisich haltenmi attengo scrupolosamentestriktscrupolosamente alle regole. E non sono un’l'eccezione f.Ausnahmeeccezione… credo.

    Esercizio

    Riascoltate il brano e rispondete alle domande. Fate attenzione a quando…

    - all’inizio si parla dei luoghi comuni;
    - si citano le regole che gli automobilisti seguono a Napoli;
    - si spiega come guidano a Palermo;
    - si elencano le difficoltà degli automobilisti italiani.