Übungsheft: Hörverständnis 13/2024 - Il corsivo

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    Il carattere corsivo è un’invenzione italiana. Viene infatti introdotto per la prima volta dal tipografo Aldo Manuzio, nei primissimi anni del Cinquecento. Originario di Bassiano, un paesino nella campagna a sud di Roma, Manuzio si stabilisce a Venezia, che al tempo era la capitale dell’editoria. Qui decide di stampare alcuni classici latini e lo fa in modo innovativo. Inaugura una collana di libri di dimensioni ridotte — e di prezzo contenuto — e, soprattutto, sceglie di usare un nuovo carattere, realizzato per lui dall’incisore Francesco Griffo. Il corsivo, detto aldino dal nome di battesimo del tipografo editore, imitava la forma stilizzata della scrittura a penna, leggermente inclinata a destra. È subito un successo e la tiratura dei libri stampati con questo carattere è molto alta. I francesi e gli inglesi ne riconoscono la paternità italiana, chiamandolo rispettivamente italique e italic. Oggi si usa il corsivo per differenziare titoli e sottotitoli dal resto del testo, per le parole straniere non comuni e non adattate, e anche per i tecnicismi, cioè parole proprie del linguaggio tecnico.